INDETERMINAZIONE

Collezione Physics Art: quando la fisica diventa arte.

Acrilico, fosforo e pasta da modellare su tela. 100 x 60 cm. Anno 2013

Collezione privata

Il quadro riproduce graficamente il Principio di Indeterminazione di Heisenberg nell’ambito della Meccanica Quantistica, ovvero non è possibile conoscere contemporaneamente la posizione e la velocità delle particelle sub-atomiche in quanto l’energia che le illumina, avendo una lunghezza d’onda paragonabile alla loro, ne modifica automaticamente la posizione o la quantità di moto.

Nel quadro il principio viene rappresentato dalle linee continue e dai punti, ovvero le linee rappresentano le strisciate delle particelle in moto (in quanto non vi è una posizione definita); mentre i punti rappresentano la posizione in assenza di movimento. Le linee e i punti, colorati alternativamente in oro e argento, sono realizzati con paste da modellare per conferire loro un certo spessore, a significare quasi un tentativo degli stessi di fuoriuscire dalla tela; le linee sono inoltre di lunghezza e larghezza diversa e in alcuni punti meno fitte, ad indicare sia la diversità tra particelle perturbate (si può pensare che una particella con massa maggiore crei una strisciata più spessa) sia la presenza di ammassi di particelle.

Lo sfondo multi-colorato a quadrati che si sovrappongono rappresenta il mondo sub-atomico, dove si può immaginare che ogni colore rappresenti un tipo diverso di particella. Quattro quadrati sono realizzati con colori fluorescenti, ad indicare l’eccitazione elettronica dovuta alla luce che impatta sulla tela; in questa condizione le linee non riescono a contenere la materia, la quale tende a sfuggire tridimensionalmente dalla tela, generando in alcuni punti un effetto di sovrapposizione alle strisciate d’oro e argento.

Il principio di Indeterminazione viene riprodotto anche con un effetto giorno – notte, in quanto sulle strisciate sono presenti altri punti (disposti a formare la costellazione del sagittario), realizzati con il gel al fosforo trasparente, così che di giorno si vedono solo le strisciate (a significare che la lunghezza d’onda della luce del giorno o della luce artificiale perturba le particelle e ne fa vedere solo il movimento); al buio invece, avendo il fosforo catturato la luce del giorno, si vedrà la costellazione del sagittario (la luce non perturba le particelle e quindi si può vedere la posizione).Il fosforo è presente anche sui bordi laterali della tela (double box) che al buio si accendono di turchese e proiettando la luce sul muro dai quattro bordi a formare una cornice di luce che sfuma verso l’esterno.

La “Physics Art” porta le leggi della fisica nell’arte. Attraverso la pittura, la fisica diventa quindi arte, in particolare l’arte della causa e dell’effetto, applicata ai colori, secondo il linguaggio rigoroso della fisica e della matematica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

nove − 4 =